venerdì 29 febbraio 2008

The Time Machine

Herbert George Wells nacque il 21 settembre 1866 a Bromley, nel Kent, da Joseph e Neal Wells. Il padre era un venditore di ceramiche e giocatore professionista di cricket di umili condizioni sociali, mentre la madre era una domestica. Fin da piccolo, Wells dimostrò interesse per gli studi e le letture, e crescendo divenne assiduo frequentatore del Literary Institute, la biblioteca locale. Nel 1880, all' età di quattordici anni, il giovane divenne apprendista in un' impresa di tessuti a Windsor, ma con scarso successo. I suoi successivi lavori lo videro impegnato come interno di scuola, commesso di farmacia e nuovamente come apprendista nel campo dei tessuti. Nel 1884 divenne assistente in una scuola secondaria, e gli venne assegnata una borsa di studio presso la Scuola Normale di Scienze in South Kensington. Nel 1890 si laureò a pieni voti in zoologia e biologia, dopo aver studiato sotto la guida di Thomas Henry Huxley. Divenne aiuto professore in una scuola a Holt, nel Galles del Nord. In questo periodo gli capitò un gravissimo incidente durante un incontro di pallone, e per molti anni soffrì di una salute assai precaria. Dal 1891 al 1893 fu ripetitore di biologia presso la University Correspondence College. Dopo una breve carriera dedita al giornalismo, dal 1891 al 1892 in ambito sociologico e pedagogico, e all' insegnamento universitario, la sua salute precipitò nel 1893 a causa di un' emorragia polmonare che lo costrinse a un' attività completamente sedentaria. Dopo un matrimonio di pochi mesi e annullato nel 1891 con una cugina, si sposò nel 1895 con Amy Catherine Robbins, da cui ebbe due figli, George Philipp nel 1901, e Frank nel 1903. È considerato insieme a Verne uno dei padri del romanzo scientifico, in quanto riuscì a realizzare una felice fusione tra le atmosfere fantastiche e il pensiero scientifico. È da notare che le sue opere, sebbene debbano molto al tema scientifico e fantastico, siano in realtà un solido strumento di analisi sociale e morale: da ciascun romanzo traspare la convinzione secondo cui la scienza debba essere funzionale a un progresso effettivamente benefico, e che l' uomo debba risultare sempre e comunque in grado di controllare le forze da lui create. Tra i romanzi da lui scritti, moltissimi sono giustamente considerati dei veri punti fermi nella narrativa fantascientifica: impossibile non citare almeno L'isola del dottor Moreau, L'uomo invisibile e il fortunatissimo La macchina del tempo (1895). Da La guerra dei mondi fu tratto un dramma radiofonico omonimo interpretato da Orson Welles come una radiocronaca, talmente realistica e convincente da gettare nel panico milioni di ascoltatori americani.
(it.wikipedia.org)

giovedì 28 febbraio 2008

IL TEMPO

"Un cane solo...
la notte... il tempo
tutta una vita avanti...
...in questo tempo
tempo di morte
tempo di vita
solo un unico tempo
la mia vita scivola...scivola...
...scivola nel tempo!!!
Come la notte
troppo corta una notte
schiavo... schiavo del tempo
occhi infangati di odio
cosa sono io...!!!
solo un'inutile vita...
che scivola nel tempo!!!
nel tempo!!! Tempo!!!
Anime!!! ...che vagano nel tempo
cosa vuoi da me...
cazzo vuoi da me...!!!
non m'importa nulla di tutto questo
solo un'inutile vita ...
che scivola nel tempo
nel tempo... Tempo!!!
Un cane solo...
la notte... il tempo
tutta una vita avanti
in questo tempo
occhi infangati di odio
cosa sono io...!!!
solo un'inutile vita...
...che scivola nel tempo...!!!"

giovedì 21 febbraio 2008

born to run

In the day we sweat it out in the streets of a runaway American dream
At night we ride through mansions of glory in suicide machines
Sprung from cages out on highway 9,
Chrome wheeled, fuel injected and steppin' out over the line
Baby this town rips the bones from your back
It's a death trap, it's a suicide rap
We gotta get out while we're young
`Cause tramps like us, baby we were born to run
Wendy, let me in, I wanna be your friend
I want to guard your dreams and visions
Just wrap your legs round these velvet rims
and strap your hands across my engines
Together we could break this trap
We'll run till we drop, baby we'll never go back
Will you walk with me out on the wire
`Cause baby I'm just a scared and lonely rider
But I gotta find out how it feels
I want to know if love is wild, girl I want to know if love is real
Beyond the Palace hemi-powered drones scream down the boulevard
The girls comb their hair in rearview mirrors
And the boys try to look so hard
The amusement park rises bold and stark
Kids are huddled on the beach in a mist
I wanna die with you Wendy on the streets tonight
In an everlasting kiss
The highway's jammed with broken heroes on a last chance power drive
Everybody's out on the run tonight but there's no place left to hide
Together Wendy we'll live with the sadness
I'll love you with all the madness in my soul
Someday girl I don't know when we're gonna get to that place
Where we really want to go and we'll walk in the sun
But till then tramps like us baby we were born to run....
................................................................................................ Nati Per Correre

Di giorno ci sfoghiamo sulle strade di uno effimero sogno americano
Di notte giriamo tra ville gloriose su macchine da suicidio
Usciti dalle bare di cemento verso l'autostrada 9
Su ruote cromate, motori a iniezione
Correndo sulla linea bianca
Piccola, questa città ti strappa le ossa dalla schiena
E' una trappola mortale, un invito al suicidio
Dobbiamo fuggire finché siamo giovani
Perché i vagabondi come noi, tesoro, sono nati per correre
Wendy, fammi entrare, voglio essere tuo amico
Voglio proteggere i tuoi sogni e le tue visioni
Accavalla le gambe su questi sedili di velluto
E afferra con le mani i miei motori
Insieme potremo rompere questa trappola
Correremo fino a cadere, piccola, non torneremo mai indietro
Camminerai con me sul filo
Perche piccola, sono soltanto un viaggiatore spaventato e solo
Ma voglio sapere come ci si sente
Voglio sapere se il tuo amore è selvaggio
Ragazza, voglio sapere se l'amore è vero
Oltre il Palace motori a metà giri rombano lungo il boulevard
Le ragazze si aggiustano i capelli nei retrovisori
E i ragazzi provano gli sguardi da duro
Il parco dei divertimenti spicca alto e solenne
I ragazzi si rannicchiano sulla spiaggia nella foschia
Voglio morire con te sulla strada stanotte
In un bacio senza fine
Le autostrade sono piene di eroi distrutti
Alla guida della loro ultima possibilità
Sono tutti in fuga, stanotte
Ma non è rimasto più nessun posto dove nascondersi
Insieme Wendy possiamo sopportare la tristezza

Ti amerò con tutta la pazzia della mia anima

Un giorno ragazza, non so quando, arriveremo in quel posto
Dove davvero vogliamo andare
E cammineremo al sole
Ma fino ad allora i vagabondi come noi
sono nati per correre ...

lunedì 18 febbraio 2008

wild thing

Wild thing
You make my heart sing
You make everything
Come on, wild thing
Wild thing, I think you move me
But I gotta know for sure
Come on and hold me tight
Oh you move me
Wild thing
You make my heart sing
You make everything
Come on, wild thing
Wild thing, I think I need you
But I gotta know for sure
Come on and squeeze me tight
Oh I need it
Wild thing
You make my heart sing
You make everything
Come on, wild thing

mercoledì 13 febbraio 2008

QUINDICI FEBBRAIO

S. Faustino e S. Giovita, originari di Brescia, sono i patroni della città e si festeggiano il 15 febbraio, giorno nel quale si svolgono numerose manifestazioni tradizionali, tra cui una famosa e storica fiera popolare.
Essi erano figli di una nobile famiglia pagana di Brescia. La storia della loro vita e la testimonianza del loro martirio è narrata nella "Leggenda Maior" che racconta come presto entrarono a far parte dell'ordine equestre e divennero cavalieri.
Inseriti in una posizione di rango nella provincia dell'antico Impero Romano, furono convertiti, in seguito ad una lunga frequentazione, dal vescovo Apollonio, anch'egli destinato poi alla santità. Fu proprio Sant'Apollonio a battezzarli ed accoglierli nella comunità dei primi cristiani bresciani.
Subito attivi con la predicazione e l'esempio nell'evangelizzazione delle terre bresciane, crebbero nella fiducia del vescovo Apollonio, che nominò Faustino presbitero e Giovita diacono.
L'efficacia della loro azione apostolica della loro predicazione sollevò l'avversità dei pagani, tra cui molti potenti della città che temevano la diffusione del Cristianesimo, tanto più se promossa anche negli ambienti di elevata posizione civile e militare.
Fu così che alcuni prestigiosi personaggi cittadini invitarono Italico, allora governatore della Rezia, a fare definitivamente tacere i due, invocando il mantenimento dell'ordine pubblico e l'attuazione delle direttive imperiali di Traiano, che aveva espressamente ordinato l' inizio della terza tremenda persecuzione.
La morte di Traiano ritardò tuttavia la repressione del governatore, che attese la visita del nuovo imperatore Adriano a Milano per denunciare i due predicatori come nemici dell'impero e della religione pagana.
L'imperatore ordinò a Italico di procedere nella persecuzione, intenzionato a mantenere in tutte le province romane l'assoluta obbedienza religiosa agli dei da cui traeva autorità e rispetto.
Italico chiese subito a Faustino e a Giovita di rinnegare la loro fede e di sacrificare agli dei, sotto la minaccia della decapitazione. Il fermo rifiuto dei due ne produsse l'immediata carcerazione.
L'imperatore Adriano, al ritorno da una campagna militare nelle Gallie, si fermò a Brescia e Italico lo chiamò ancora ad occuparsi dei due cavalieri cristiani.
Adriano stesso impose a Faustino e Giovita l'atto di devozione al dio Sole. L'ara sacrificale di questa divinità è ancora oggi conservata all'interno del complesso monastico medioevale di Santa Giulia.
I due eroici giovani, non solo si rifiutarono, ma reagirono addirittura colpendo la statua del dio pagano. L'imperatore ordinò perciò che fossero dati in pasto alle belve del circo, ma le bestie feroci restarono mansuete ai piedi dei santi che, a gran voce, invitarono alla conversione gli spettatori del macabro spettacolo. Il miracolo accaduto nel circo spinse così molti bresciani a proclamare la loro fede a Cristo, tra cui persino la moglie del governatore Italico, Afra. Questa coraggiosa donna sceglierà la fedeltà a Cristo, che la condurrà fino al martirio e alla gloria degli altari.
Gli esempi e la fermezza di Faustino e Giovita condussero persino alla conversione di Calocero, ministro del palazzo imperiale, che rivestiva anche il ruolo di comandante della corte pretoria. L'imperatore sentì in pericolo la sua stessa autorità e ordinò che i giovani fossero scorticati vivi e messi al rogo.
Il martirologio narra come il fuoco non riuscì nemmeno a lambire le vesti dei testimoni della fede e le conversioni in città ebbero ancora più larga diffusione, tanto che Adriano decise di portare i giovani via da Brescia.
Nel corso della prigionia a Milano le torture procedettero incessanti e tremende, accanto al verificarsi di eventi miracolosi, quali la prodigiosa uscita dal carcere per l'incontro e il battesimo di san Secondo. Ai due venne inflitta anche, per spregio e umiliazione alla loro qualifica di cavalieri, il supplizio dell'eculeo, macchina di sofferenza simile a un cavallo e usata per disarticolare le membra.Vista l'inutilità di ogni ferocia i due giovani santi vennero trasferiti a Roma, dove furono ancora inutilmente offerti alle belve del Colosseo.
Mandati a Napoli con una nave, placarono una tempesta durante il viaggio.
Le torture continuarono, fino alla decisione di spingerli nel mare su una barchetta che però venne riportata a riva dagli angeli.
L'imperatore ordinò allora di chiudere definitivamente la questione con la condanna a morte, a Brescia, mediante decapitazione. Il prefetto imperiale, appena nominato, fece così decapitare i due giovani eroi cristiani il 15 febbraio, poco fuori di porta Matolfa. La sepoltura avvenne così fuori dalle mura cittadine, nel vicino cimitero di San Latino, luogo in cui il vescovo Faustino, altro personaggio destinato a dare onore allo stesso nome, successivamente fece edificare la chiesa di S. Faustino ad sanguinem. Egli ordinò pure la costruzione della chiesa di Sant'Afra, che oggi è intitolata a Sant'Angela Merici.
Le sante reliquie sono oggi conservate nella basilica dedicata ai due martiri.
Le tradizionali raffigurazioni dei due santi presentano i giovani in veste militare romana, spesso con la spada in un pugno e la palma del martirio nell'altra. Altre raffigurazioni li mostrano in vesti religiose, Faustino da presbitero, Giovita da diacono.
L'esistenza dei due giovani cavalieri, convertiti al cristianesimo dai primi evangelizzatori delle terre bresciane è storicamente certa. La loro morte viene fatta risalire agli anni tra il 120 e il 134, al tempo di Adriano. Tuttavia nulla prova che egli abbia mai avuto occasione di incontrarli, anche se certamente non intervenne per impedire i numerosi episodi delle persecuzioni che ebbero luogo nel vano tentativo di fermare la diffusione di una fede che l'impero riteneva avversa alle istituzioni.
Il culto dei santi Faustino e a Giovita si diffuse verso l'VIII secolo. Risale a questo periodo la narrazione leggendaria della loro coraggiosa testimonianza. I Longobardi diffusero la devozione per i due santi in tutta l'Italia, in particolare a Viterbo.
Brescia confermò con maggior forza il patronato dopo la prodigiosa apparizione dei due santi sulle mura della città, nel corso dei decisivi combattimenti che portarono i milanesi a levare un feroce assedio, il 13 dicembre 1438.

FLY LIKE AN EAGLE - Steve Miller Band (1976)

Time keeps on slippin, slippin, slippin

Into the future
Time keeps on slippin, slippin, slippin
Into the future

I want to fly like an eagle
To the sea
Fly like an eagle
Let my spirit carry me
I want to fly like an eagle
Till Im free
Oh, lord, through the revolution
Feed the babies
Who dont have enough to eat
Shoe the children
With no shoes on their feet
House the people
Livin in the street
Oh, oh, theres a solution
I want to fly like an eagle
To the sea
Fly like an eagle
Let my spirit carry me
I want to fly like an eagle
Till Im free
Fly through the revolution
Time keeps on slippin, slippin, slippin
Into the future
Time keeps on slippin, slippin, slippin
Into the future
Time keeps on slippin, slippin, slippin
Into the future
Time keeps on slippin, slippin, slippin
Into the future
I want to fly like an eagle
To the sea
Fly like an eagle
Let my spirit carry me

I want to fly like an eagle
Till Im free

Fly through the revolution

Time keeps on slippin, slippin, slippin

Into the future

Time keeps on slippin, slippin, slippin

Into the future

venerdì 8 febbraio 2008

Cartoon

CBGB

Joey Ramone Place