venerdì 27 gennaio 2012
giovedì 26 gennaio 2012
Men Of Good Fortune
Gli uomini di buona famiglia spesso fanno cadere imperi
mentre gli uomini di umili origini
spesso non possono fare proprio niente
Il figlio ricco aspetta la morte di suo padre
il povero può solo bere e piangere
e a me, a me non frega proprio niente
Gli uomini di buona famiglia
molto spesso non riescono a fare niente
mentre gli uomini dalle origini umili
spesso possono fare di tutto
Cercano di comportarsi da uomini
gestiscono le cose al meglio delle loro possibilità
non hanno un papà ricco su cui contare
Gli uomini di buona famiglia
spesso fanno cadere imperi
mentre gli uomini di umili origini
spesso non possono fare proprio niente
Ci vogliono soldi per fare soldi, dicono
guardate i Ford,
non hanno cominciato così?
In ogni modo, per me non fa alcuna differenza
Gli uomini di buona famiglia
spesso desiderano morire
mentre gli umili
vorrebbero ciò che hanno loro
e morirebbero per ottenerlo
Tutte quelle grandi cose che la vita ha da offrire
vogliono avere i soldi e vivere
a me, a me non frega proprio niente
Gli uomini di buona famiglia
uomini di umili origini
Gli uomini di buona famiglia
uomini di umili origini
Gli uomini di buona famiglia
uomini di umili origini
Gli uomini di buona famiglia
uomini di umili origini
mercoledì 25 gennaio 2012
Station to Station
The
return of the thin white Duke
Throwing
darts in lovers' eyes
Here
are we, one magical moment, such is the stuff
From
where dreams are woven
Bending
sound, dredging the ocean, lost in my circle
Here am
i, flashing no colour
Tall in
this room overlooking the ocean
Here
are we, one magical movement from Kether to Malkuth
There
are you, drive like a demon from station to station ...
martedì 24 gennaio 2012
r.e.m. - new test leper
Non
posso dire di amare Gesù
Sarebbe
una affermazione vuota
Lui
ha fatto delle osservazioni
E
io le sto citando adesso
“Non
giudicare se non vuoi essere giudicato”
Che
bel ritornello
Il
pubblico in studio non è d’accordo
Le
sue pecore si sono smarrite?
Chiamatemi
lebbroso
Chiamatemi
lebbroso
Chiamatemi
lebbroso
“Sei
perso e disilluso!”
Che
cosa terribile da dire
So
che questo non è uno spettacolo che lusinga
Per
me non ha significato
Pensavo
di poterli aiutare a capire
Ma
che cosa brutta da vedere
“Non
sono un animale”
Sottotitolato
sullo lo schermo
Chiamatemi
lebbroso
Chiamatemi
lebbroso
Chiamatemi
lebbroso
Quando
ho cercato di raccontare la mia storia
Mi
hanno interrotto per mandare la pubblicità
Sono
stato seduto in silenzio per cinque spot
Non
avevo più niente da dire
Il
conduttore del talk-show aveva la scaletta
Tutto
organizzato e vuoto
Gli
altri ospiti erano spaventati e irrigiditi
Che
triste parata
Che
triste parata
Che
triste parata
Chiamatemi
lebbroso
Chiamatemi
lebbroso
Chiamatemi
lebbroso
lunedì 23 gennaio 2012
venerdì 20 gennaio 2012
Oh! Sweet Nuthin’
Dite una parola per
Jimmy Brown
Non ha
niente di niente
non una
maglietta addosso
non ha
niente di niente
Dite
una parola per Ginger Brown
Cammina
a testa bassa
Gli
hanno preso le scarpe dai piedi
E hanno
buttato il povero ragazzo
in
mezzo alla strada
E
questo è ciò che ha detto:
Ah
dolce nulla
non ha
niente di niente
ah
dolce nulla
non ha
niente di niente
Dite
una parola per Pearly Mae
Non
riesce a distinguere la notte dal giorno
L’hanno
buttata in mezzo alla strada
Ed è
atterrata in piedi come un gatto
Dite
una parola per Joanie Love
Lei non
ha niente di niente
Ogni
giorno s’innamora
E ogni
notte crolla
e
quando lo fa, dice
Ah
dolce nulla
sai che
non ha niente di niente
ah
dolce nulla
non ha
niente di niente
Dite
una parola, dite una parola per Jimmy Brown
non ha
assolutamente nulla, non una sola cosa
non ha
maglietta, non una maglietta addosso
no, non
ha assolutamente niente
E
spendete una parola per Ginger
cammina
a testa bassa
gli
hanno preso le scarpe, preso le scarpe
dai
suoi piedi, dai suoi piedi
e hanno
gettato il povero ragazzo
in
mezzo alla strada
e
allora ha detto
Oh
dolce nulla
lei non
aveva proprio nulla
lunedì 16 gennaio 2012
venerdì 13 gennaio 2012
these days
I've
been out walking
I
don't do too much talkingThese days, these days.
These days I seem to think a lot
About the things that I forgot to do
And all the times I had the chance to.
I've stopped my rambling,
I don't do too much gambling
These days, these days.
These days I seem to think about
How all the changes came about my ways
And I wonder if I'll see another highway.
I had a lover,
I don't think I'll risk another
These days, these days.
And if I seem to be afraid
To live the life that I have made in song
It's just that I've been losing so long.
La la la la la, la la.
I've stopped my dreaming,
I won't do too much scheming
These days, these days.
These days I sit on corner stones
And count the time in quarter tones to ten.
Please don't confront me with my failures,
I had not forgotten them.
giovedì 12 gennaio 2012
CATASTROFUK
(da xtm.it): Torna in Italia il padre fondatore del rock moderno John Cale per
tre date a marzo
Torna in Italia il grande John Cale, uno dei padri del
rock moderno, per tre date a marzo.
John Cale è forse uno dei musicisti più importanti ed influenti della storia del Rock, una vera icona, un Padre fondatore. Il giovane Cale si trasferì dal Galles a New York City negli anni '60 e lì entrò subito nel circuito avanguardistico di La Monte Young che dirigeva il Theater of Eternal Music. Conobbe Lou Reed con cui fondò i Velvet Underground, e nel gruppo suonò viola elettrica, piano e basso, ma soprattutto spinse verso uno sperimentalismo che mischiato allo stile di Reed creò il tipico e riconoscibilissimo "suono" dei Velvet. In seguito i contrasti nel gruppo ruppero l'alchimia e portarono a un secondo disco (White Light/White Heat) dalle sonorità più acide, più "sporche" e ancora più sperimentali. Nel 1968, dopo la pubblicazione del secondo disco, Cale lasciò la band per divergenze con Lou Reed. Dopo l'esperienza con i Velvet, John Cale ha intrapreso una brillante carriera solista, alternando album rock a collaborazioni e musiche da film, e ancora oggi alterna la sua attività tra produzioni musicali, sperimentazioni e avanguardia sonora e visiva. Il nuovo album, che vedrà la luce nella primavera del 2012 (Domino Record), è stato anticipato dall'EP Extra Playful che contiene il primo video (girato dalla figlia di Cale, Eden) Catastrofuk. Il dettaglio delle tre date:
JOHN CALE & BAND live in ITALIA: 15 marzo a Sesto San Giovanni (MI) @ Spazio Mil
16 marzo a ROMA @ Orion Club
Prezzo biglietti:
Posto unico intero: € 20,00 + 3,00 d.p.
Apertura porte: ore 21.30
Inizio concerto: ore 22.30
17 marzo a TORINO @ Hiroshima Mon Amour
John Cale è forse uno dei musicisti più importanti ed influenti della storia del Rock, una vera icona, un Padre fondatore. Il giovane Cale si trasferì dal Galles a New York City negli anni '60 e lì entrò subito nel circuito avanguardistico di La Monte Young che dirigeva il Theater of Eternal Music. Conobbe Lou Reed con cui fondò i Velvet Underground, e nel gruppo suonò viola elettrica, piano e basso, ma soprattutto spinse verso uno sperimentalismo che mischiato allo stile di Reed creò il tipico e riconoscibilissimo "suono" dei Velvet. In seguito i contrasti nel gruppo ruppero l'alchimia e portarono a un secondo disco (White Light/White Heat) dalle sonorità più acide, più "sporche" e ancora più sperimentali. Nel 1968, dopo la pubblicazione del secondo disco, Cale lasciò la band per divergenze con Lou Reed. Dopo l'esperienza con i Velvet, John Cale ha intrapreso una brillante carriera solista, alternando album rock a collaborazioni e musiche da film, e ancora oggi alterna la sua attività tra produzioni musicali, sperimentazioni e avanguardia sonora e visiva. Il nuovo album, che vedrà la luce nella primavera del 2012 (Domino Record), è stato anticipato dall'EP Extra Playful che contiene il primo video (girato dalla figlia di Cale, Eden) Catastrofuk. Il dettaglio delle tre date:
JOHN CALE & BAND live in ITALIA: 15 marzo a Sesto San Giovanni (MI) @ Spazio Mil
16 marzo a ROMA @ Orion Club
Prezzo biglietti:
Posto unico intero: € 20,00 + 3,00 d.p.
Apertura porte: ore 21.30
Inizio concerto: ore 22.30
17 marzo a TORINO @ Hiroshima Mon Amour
martedì 10 gennaio 2012
Shakespeare on Music
The
man that hath no music in himself,
Nor
is not moved with concord of sweet sounds,
Is
fit for treasons, stratagems and spoils;
The
motions of his spirit are dull as night
And
his affections dark as Erebus:
Let
no such man be trusted. Mark the music.
"L'uomo,
nel cui cuore la musica è senza eco, o l'uomo, che non si commuove
ad un bell'accordo di suoni, è capace di tutto: di tradire, di
ferire, di rubare e i moti del suo spirito sono foschi quanto la
notte e le sue passioni nere quanto l'inferno. Non ti fidar di lui,
ascolta la musica”.
lunedì 9 gennaio 2012
mercoledì 4 gennaio 2012
martedì 3 gennaio 2012
believe (flash forward)
I'm
coming up only to hold you under
I'm
coming up only to show you wrong
And
to know you is hard and we wonder
To
know you all wrong, we were
Ooh,
ooh
Really
too late to call, so we wait for
Morning
to wake you; it's all we got
To
know me as hardly golden
Is
to know me all wrong, they were
At
every occasion I'll be ready for a funeral
At
every occasion once more is called a funeral
Every
occasion I'm ready for the funeral
At
every occasion one brilliant day funeral
I'm
coming up only to show you down for
I'm
coming up only to show you wrong
To
the outside, the dead leaves, they all blow
Before
they died had trees to hang their hope
Ooh,
ooh
At
every occasion I'll be ready for the funeral
At
every occasion once more is called the funeral
At
every occasion I'm ready for the funeral
At
every occasion one brilliant day funeral