giovedì 11 novembre 2010

Alta Fedeltà


Si può dividere l'esistenza con qualcuno che ha una collezione di dischi incompatibile con la propria? Si possono avere dei gusti terribili e allo stesso tempo essere una persona degna di essere frequentata? Le canzoni tristi rischiano o no di mettervi a soqquadro la vita, se le ascoltate senza moderazione?
Trentacinquenne appassionato di musica pop, ex dj e attualmente proprietario di un negozio di dischi in cattive acque, Rob Fleming è pieno di interrogativi che lo inquietano. La ragazza lo ha appena lasciato; se per caso ritornasse, sarebbe capace di amarla totalmente, disperatamente come adesso? E inoltre: non farebbe meglio a smettere una buona volta di vivere in mezzo ai cd e a trovarsi un vero lavoro, a farsi una vera casa, una vera famiglia?
Tormentato da questi non lievi problemi esistenziali, ed esulcerato dalla perdita, dalla gelosia, dal desiderio, Rob se ne va in giro per la Londra dei pub e della musica d'avanguardia, spesso divagando e svagandosi con esercizi mentali decisamente gratuiti anche se molto impegnativi. Ad esempio, si diverte a stilare classifiche - i top five di ogni tempo - su tutti i possibili argomenti: i migliori film, i migliori libri, i migliori complessi musicali, le migliori canzoni, persino le più grandi fregature amorose (le sue, naturalmente; ne ha avuto parecchie).

Appassionato, commovente, amaro, ma anche e soprattutto ironico, anche e soprattutto divertente, Alta fedeltà mette felicemente in scena le avventure, gli amori, i sogni, le disillusioni di una generazione (di trentenni) già piuttosto provata, ma ancora piena di voglia di vivere.

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