martedì 31 maggio 2011

This week in rock history


May 31, 1977: The BBC announces a ban on the new Sex Pistols single, "God Save the Queen"


The six-month-long festivities surrounding Queen Elizabeth II's Silver Jubilee – the 25th anniversary of her coronation – proved to be the Sex Pistols' ideal time to release their vitriolic anti-monarchy song "God Save the Queen." An attack on the British government and the hopeless standard of living of its citizens, the song was the punk band’s second single off their lone album, 1977’s vastly influential Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols. During the Jubilee, it reached Number Two on the U.K. singles charts, though rumors abounded that the numbers had been fixed to prevent the song from hitting Number One.

The Sex Pistols gained international notoriety when the BBC announced a ban on the "God Save the Queen," insisting it was "in gross bad taste." Radio stations were ordered not to play the song, though BBC Radio 1’s John Peel still spun the track.

The refrain in the song, "No future," became the de facto motto of the late Seventies punk explosion – and ironically paved the way for the enduring legend of the Sex Pistols.
By Stacey Anderson (RollingStone)

May 31, 2011 10:40 AM ET




mercoledì 25 maggio 2011

Alcuni



Alcuni inseguono tutta la vita
uno scopo – il disegno di un meccanismo
un seme particolare di grano un incrocio di canarini
l’attuazione di un piano la costruzione di una casa.

Alcuni in abitazioni private o in asili
psichiatrici ritentano solitari di carte
o calcoli di moto perpetuo o altre
più improbabili imprese come rivoluzioni.

Essi sono uomini o donne derisi
o tutt’al più gentilmente commiserati
sia perché l’ambizione che li muove si giudica eccessiva
sia perché appare futile l’obiettivo.

Ma io voglio dire che al confronto
non c’è impresa spaziale né invenzione
pari all’attento studio di costoro che sacrificano
alla cosa impossibile ogni raggiungibile piacere.

Essi hanno parenti amici e figli madri e padri
mogli e mariti hanno maestri e direttori di coscienza
che accampano più esperienza
e che li esortano alla quotidiana concretezza.

Essi come ognuno di noi hanno persone e cose
di cui la presenza stessa ha forza più delle parole
e gli argomenti risultano inoppugnabili
quando gli dicono – pensa a quel che fai.

Non c’è dubbio – i persuasori sono nel giusto
perché è senza conforto lo stato di questi ostinati
e agitato è il loro sonno scarsa la salute del corpo
e non hanno alleata la minima probabilità.

Non è il loro coraggio coraggio di giocatore
o rischio calcolato di trafficante
e nemmeno intuito di stratega o di capo politico
o di chirurgo all’unica estrema occasione.

Essi non hanno con sé la tradizione di una fede
anzi tradiscono a volte
sovvertono la morale fomentano il disordine
in se stessi perduti prima di ogni salvezza.

E non possono indicarti il nome di qualcuno
perché non ha fama chi è nella vera ignominia
né superbia di martirio né la gloria di un emblema
ma grazie ad essi ha un senso la specie uomo.

Pensando di loro ti scrivo queste parole
oggi che dirci insieme è dire nessuna speranza
sbarrati da ogni saggezza sbarrati dalla storia
ormai più di passato che di futuro nutribili.

E chiamandoti a un futuro di penuria
io chiedo la tua insania perché la mia abbia forza
perché si possa dire che è una cosa reale
quella che due distinte persone vedono identica.

E tutto questo è ancora poco al confronto
del nulla di chi insegue un solitario ideale.
Essere umani può anche significare rassegnarsi.
Ma essere più umani è persistere a darsi.

martedì 24 maggio 2011

Robert Allen Zimmerman (Duluth, 24 maggio 1941)


Ascolta questa, Robert Zimmerman
Ho scritto una canzone per te
Su uno strano giovane
di nome Dylan
Con una voce come sabbia e colla
Le sue parole di vera vendetta
Avrebbero potuto inchiodarci al pavimento
Ha trascinato un po' più di gente
Ne ha spaventati molti di più.
Ah, eccola che viene
Eccola che viene
Viene di nuovo
La stessa vecchia signora dipinta
Dalla mente di un supercervello
Farà a pezzi questo mondo
Presentandosi da amica
Ma un paio di canzoni
Dal tuo vecchio album
Potrebbero rimandarla a casa.
Hai dato il tuo cuore a ogni stanza con letto
Almeno un'immagine sulla mia parete
Sedevi dietro a un milione di occhi
E gli raccontavi come vedevano
Poi perdemmo il treno dei tuoi pensieri
I quadri sono tutti tuoi,
Mentre nascono problemi
Preferiremmo spaventarci
Insieme piuttosto che soli.
Ah, eccola che viene, ecc...
Ora ascolta Robert Zimmermann
Sebbene io non creda che ci incontreremo
Chiedi al tuo caro amico Dylan
Se rimarrebbe a fissare un po'
la vecchia strada
Digli che abbiamo perso le sue poesie
Così ora le scrivono sui muri
Ridacci la nostra unità
Ridacci la nostra famiglia
Sei il profugo di tutte le nazioni
Non lasciarci con la loro saggezza.
Eccola che viene.., ecc.

Una Notte Da Leoni 2

La Leggenda Del Piave (E. G. Gaeta - 1918)


« Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!"
Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
poiché il nemico irruppe a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: "Ritorna lo straniero!"
E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
"No", disse il Piave, "no", dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: "Indietro va', o straniero!"
Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
e la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
Infranse alfin l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò né oppressi, né stranieri! »

lunedì 23 maggio 2011

i 10 Tori di Kakuan



1. In Search of the Bull (aimless searching, only the sound of cicadas)
2. Discovery of the Footprints (a path to follow)
3. Perceiving the Bull (but only its rear, not its head)
4. Catching the Bull (a great struggle, the bull repeatedly escapes, discipline required)
5. Taming the Bull (less straying, less discipline, bull becomes gentle and obedient)
6. Riding the Bull Home (great joy)
7. The Bull Transcended (once home, the bull is forgotten, discipline's whip is idle; stillness)
8. Both Bull and Self Transcended (all forgotten and empty)
9. Reaching the Source (unconcerned with or without; the sound of cicadas)
10.Return to Society (crowded marketplace; spreading enlightenment by mingling with humankind)

mercoledì 18 maggio 2011

Pretty Persuasion


E' ciò che voglio, affrettati a comprare,
tutto è stato provato, segui la ragione e compra,
mi muovo a fatica in questa calura, è tutto sbagliato
prova a metterlo sulla tua copertina, è tutto sbagliato, è tutto sbagliato
lui è fermamente convinto,
lei è fermamente convinta,
dannazione, pura confusione,
lei è fermamente convinta
è ciò che voglio, affrettati a comprare,
tutto è stato provato, segui il ragionamento,
e io lo metto in questa calura è tutto sbagliato
prova a indossarlo sulla mia copertina, è tutto sbagliato, è tutto sbagliato
lui è fermamente convinto,
lei è fermamente convinta,
dannazione, pura confusione,
lui è fermamente convinto
nella luce ho visto
calmo, una scena là
è ciò che voglio, affrettati a comprare,
tutto è stato provato, segui la ragione e compra,
prova a metterlo in questa calura è tutto sbagliato
non puoi indossarlo sulla tua copertina, è tutto sbagliato, è tutto sbagliato

giovedì 12 maggio 2011

Una Notte Da Leoni 2

Don't Let Me Be Misunderstood

« 'Cause I'm just a soul whose intentions are good
Oh Lord, please don't let me be misunderstood. »


mercoledì 11 maggio 2011

Mille Miglia 2011



In piazza della Loggia, a Brescia, le auto “truccate” come le protagoniste del cartoon Cars 2 in uscita il 22 giugno.


(corriere.it)

venerdì 6 maggio 2011

downtown



When you're alone
And life is making you lonely,
You can always go downtown
When you've got worries,
All the noise and the hurry
Seems to help, I know, downtown
Just listen to the music of the traffic in the city
Linger on the sidewalk where the neon signs are pretty
How can you lose?
The lights are much brighter there
You can forget all your troubles, forget all your cares and go
Downtown, things'll be great when you're
Downtown, no finer place for sure
Downtown, everything's waiting for you
(Downtown)
Don't hang around
And let your problems surround you
There are movie shows downtown
Maybe you know
Some little places to go to
Where they never close downtown
Just listen to the rhythm of a gentle bossanova
You'll be dancing with 'em too before the night is over
Happy again
The lights are much brighter there
You can forget all your troubles, forget all your cares and go
Downtown where all the lights are bright,
Downtown, waiting for you tonight,
Downtown, you're gonna be alright now
(Downtown downtown)
Downtown
(Downtown)
And you may find somebody kind to help and understand you,
Someone who is just like you and needs a gentle hand to
Guide them along
So, maybe I'll see you there
We can forget all our troubles, forget all our cares and go
Downtown, things'll be great when you're
Downtown, don't wait a minute more
Downtown, everything's waiting for you
Downtown (downtown) downtown (downtown)
Downtown (downtown) downtown (downtown)

martedì 3 maggio 2011

9/11