La notizia di un album di Lou Reed insieme ai Metallica ha, c’era da immaginarselo, sorpreso e fatto parlare il mondo della musica rock e in rete la notizia è stata anche oggetto di una delle parodie più gettonate degli ultimi anni: Hitler nel suo bunker che apprende la notizia e dà in escandescenze (“I Metallica fanno un disco con quella checca dei Velvet Underground?“). Lo stesso Lou, divertito, lo ha pubblicato sul suo sito.Ma maggiori indiscrezioni sul progetto ci vengono dalla rivista americana Rolling Stone, e dalle affermazioni dei Metallica che hanno dichiarato di aver compreso di essere fatti l’uno per l’altro da quando hanno suonato insieme a Lou al Rock and Roll Hall of Fame. Il progetto iniziale dei Metallica era quello di incidere una serie di rarità di Lou (“fallen jewels that no one remembered” le ha definite lui), poi però alla band sono stati proposti brani da lui composti per “Lulu“, l’opera teatrale di Robert Wilson basata sui racconti di Frank Wedekind, andata in scena a Berlino. La band ha trovato l’idea entusiasmante: “Wow, questa è una cosa completamente diversa. Faceva paura all’inizio, perchè la musica era così ‘aperta’. Ma poi ho pensato: ‘può diventare qualsiasi cosa’” ha dichiarato Hetfield. e hanno iniziato a montare parti vocali percussive e tracce elettroniche sui provini dati da Lou. Il risultato è “Pumping Blood“, un brano che in 7 minuti “apre con un drone che sfocia in una marcia schiacciante, arriva allo speed-metal e poi finisce con una sezione in caduta libera“. Registrato live in una sola take. Ha dichiarato Hammett: “Sembriamo una band diversa, in una situazione che non abbiamo mai affrontato prima”.
Qualcuno
come David Fricke del Rolling Stone ha ascoltato alcune tracce in
anteprima, descrivendole come “un rabbioso incrocio tra Berlin di
Reed del 1973 e Master Of Puppets”.
Un
disco dal quale davvero nessuno sa cosa aspettarsi, che sembra il
ponte perfetto tra passato e presente, per Lou, tra il rock degl anni
’70 e le nuove sperimentazioni noise. Sia Lou Reed sia i Metallica
non hanno vincoli discografici al momento, e ancora non si sa nulla
sulla data di pubblicazione dell’album.
Come
sempre, anche alla soglia dei 70 anni, Lou non smette di tenerci
sulla corda e sbalordirci con la sua voglia di metterci in gioco e
sperimentare. E l’impressione è che aver aspettato così tanto un
nuovo album rock in studio sarà ripagato nel migliore dei modi.
Nessun commento:
Posta un commento