martedì 9 agosto 2011

Panic in Detroit


Assomigliava molto a Che Guevara,
guidava un camioncino diesel
Teneva il fucile in un posto appartato,
che uomo umile!
L'unico sopravvissuto della Banda Nazionale del Popolo
Panico a Detroit, gli chiesi un autografo
Voleva restare a casa, io speravo che qualcuno telefonasse
Panico a Detroit.
Rise delle sirene improvvise che squarciarono la tristezza della sera
La polizia aveva annunciato ripercussioni
Arrivarono un po' troppo tardi
Un pugno di stranieri erano tutto quello che rimaneva vivo
Panico a Detroit, gli chiesi un autografo
Voleva restare a casa, io speravo che qualcuno telefonasse
Panico a Detroit.
Mi misi addosso qualcosa e mi incamminai verso la scuola
E trovai il mio insegnante
che si rannicchiava nel suo grembiule
Gridai e corsi a giocare alla mia slot-machine preferita
E saltai le macchine silenziose che dormivano ai semafori
Dopo aver vinto un trilione di dollari,
feci una corsa a casa,
Lo trovai steso sulla tavola.
Io solo con un fucile
Corsi alla finestra. Guardai qualche aeroplano
Panico a Detroit.
Mi ha lasciato un Autografo
"Lasciatemi raccogliere polvere."
Spero che qualcuno telefoni.
Panico a Detroit.



Note  Scritta a Los Angeles, dopo una notte passata con Iggy Pop, a raccontare luride storie di violenza della sua città natale, Detroit.

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