martedì 9 ottobre 2012

tutti pazzi


 
 
Di Simone Sacco - Rolling Stone Magazine
 
Ad ascoltare le “consapevoli”  parole  di Marco Mathieu sembra davvero che l'unica cosa che ci siamo persi in questa vita è non aver fondato un gruppo hardcore, affittato un furgone e girato l'Europa quando avevamo ancora vent'anni. Tutto molto basic, intenso, fugaziano. Magari qualcuno di voi l'ha pure fatto (oh, lucky bastards!). I Negazione da Torino l'hanno senz'altro fatto. Nove anni di storia, tre dischi in studio, una sfilza di singoli, un altrettanto fottio di batteristi (pure Neffa, a un certo punto), una leggenda involontaria e un cuore-hardcore grande così. Un culto che dai tempi del loro triste scioglimento (1992, con tutta quella coda di stupide polemiche ideologiche seguite a un certo concerto tenuto dai Nostri a Modena sullo stesso palco di Metallica e AC/DC...) non è mai andato in calando, ma che anzi (prodigi del web) è oggi più vivo che mai su spille, zainetti e social network vari. Ragion per cui oggi esce in libreria una “bella cosa” sui Negazione (il volumetto + CD 'Il Giorno del Sole' con dentro grande musica HC del periodo di metà anni '80 e testimonianze retrospettive), anche se per puro paradosso degli autori di ‘Tutti Pazzi’ e ‘Niente’ non si è mai smesso di parlare. Nonostante gli eighties siano ormai materia per ‘La Storia Siamo Noi’, la Guerra Fredda è ormai un passatempo per hypster ultra-nostalgici e Zazzo (voce), Tax (chitarra) e Marco (basso) abbiano perso un elemento insostituibile della loro piccola minaccia mischiata a folle utopia. Il suo nome era Fabrizio Fiegl e, sì, la vita resta quella roba lì: crudele il più delle volte. Ma lo “spirito” se ne fotte e semplicemente “continua”.

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