martedì 13 novembre 2012

2001: Odissea nello spazio - A. C. Clarke (1968)

... "Spostando l'interruttore sulla memoria a breve termine dello schermo, manteneva ferma su di esso la prima pagina, mentre rapidamente scorreva i titoli e prendeva nota delle notizie che lo interessavano. Ognuna poteva essere inquadrata da un doppio cursore di riferimento; spostando quest'ultimo, un rettangolo formato francobollo si ampliava colmando completamente lo schermo e lo poneva in grado di leggere agevolmente la notizia. Dopo la lettura, tornava alla pagina completa e sceglieva una nuova notizia o un altro articolo da leggere integralmente.
Floyd si domandava a volte se lo Schermo-notizie e la tecnica fantastica che lo aveva realizzato sarebbero stati l'ultima parola nella ricerca umana di comunicazioni perfette. Eccolo in un punto remoto dello spazio, su una nave spaziale che si allontanava dalla Terra a migliaia di chilometri all'ora, eppure in pochi millesimi poteva esaminare i titoli di qualsiasi quotidiano avesse prescelto.
(Questo stesso termine, "quotidiano", naturalmente, era un residuo anacronistico nell'epoca dell'elettronica.) I testi venivano aggiornati automaticamente ogni ora; anche leggendo soltanto le edizioni inglesi, si poteva trascorrere un'intera esistenza non facendo altro che assimilare il fiume di informazioni sempre rinnovato trasmesso dai satelliti delle notizie.
Era difficile immaginare in qual modo il sistema potesse essere perfezionato o reso più comodo. Ma, prima o poi, supponeva Floyd, esso sarebbe tramontato, per venir sostituito da qualcos'altro di inimmaginabile come lo sarebbe stato lo Schermo-notizie per Caxton o per Gutenberg." ...
 
 

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