mercoledì 11 febbraio 2009

amsterdam

Nel porto di Amsterdam
C'è un marinaio che canta
Dei sogni che porta
Dall'immenso mare aperto
Nel porto di Amsterdam
C'è un marinaio che dorme
Mentre la riva del fiume piange
Verso il vecchio salice
Nel porto di Amsterdam
C'è un marinaio che muore
Pieno di birra, pieno di lacrime
In un'ubriaca lotta di paese
Nel porto di Amsterdam
C'è un marinaio che è nato
In una calda mattina afosa
Alle prime luci dell'alba
Nel porto di Amsterdam
Dove si incontrano tutti i marinai
C'è un marinaio che mangia
Solo teste e code di pesce
E vi mostrerà i suoi denti
Che sono marciti troppo presto
Che possono issare le vele
Che possono ingoiare la luna
E lui grida al cuoco
Con le braccia spalancate
"Hey, portami dell'altro pesce
Buttalo dalla mia parte"
E vorrebbe tanto ruttare
Ma è troppo pieno per provarci
Così sta in piedi e ride
E si alza la patta dei pantaloni
Nel porto di Amsterdam
Potete vedere i marinai ballare
Con le pance che strabuzzano dai pantaloni
Palpano donne negli androni
Hanno dimenticato il motivo
Che le loro voci roche dal whisky
hanno gracchiato
Squarciando la notte
Con il fragore dei loro scherzi
E girano e ballano
E ridono e bramano
Fino a che il suono stantio
della fisarmonica irrompe
E poi fuori dalla notte
Con il loro orgoglio nei pantaloni
E le sgualdrine che rimorchiano
Sotto i lampioni
Nel porto di Amsterdam
C'è un marinaio che beve
E beve e beve
E beve ancora una volta
Brinderà alla salute
Delle puttane di Amsterdam
Che hanno dato i loro corpi
A migliaia di altri uomini
Si, hanno contrattato la loro virtù
Il meglio di loro è andato
Per pochi sporchi spiccioli
Beh, lui non può proprio andare avanti
Alza il naso al cielo
E lo punta in alto
E piscia come io piango
Sull'amore infedele
Nel porto di Amsterdam
Nel porto di Amsterdam

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