“Vista
in sezione, la struttura sociale del presente dovrebbe configurarsi
all’incirca così: su in alto i grandi magnati dei trust dei
diversi gruppi di potere capitalistici che però sono in lotta tra
loro; sotto di essi i magnati minori, i grandi proprietari terrieri e
tutto lo staff dei collaboratori importanti; sotto di essi -
suddivise in singoli strati - le masse dei liberi professionisti e
degli impiegati di grado inferiore, della manovalanza politica, dei
militari e dei professori, degli ingegneri e dei capufficio fino alle
dattilografe; ancora più giù i residui delle piccole esistenze
autonome, gli artigiani, i bottegai, i contadini e tutti gli altri,
poi il proletariato, dagli strati operai qualificati meglio
retribuiti, passando attraverso i manovali fino ad arrivare ai
disoccupati cronici, ai poveri, ai vecchi e ai malati.
[...] Sotto gli ambiti in cui crepano a milioni i coolie della terra,
andrebbe poi rappresentata l’indescrivibile, inimmaginabile
sofferenza degli animali, l’inferno animale nella società umana,
il sudore, il sangue, la disperazione degli animali […]
Questo
edificio, la cui cantina è un mattatoio e il cui tetto è una
cattedrale, dalle finestre dei piani superiori assicura
effettivamente una bella vista sul cielo stellato. ”
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