mercoledì 11 maggio 2016

l'attimo e il campanello

Amo camminare o pedalare lungo le strade più antiche delle “mie” città.
Lo faccio spesso, quasi tutti i giorni, appena posso.
Mi fa stare bene, sento l'abbraccio dei muri, riconosco le pietre, ascolto la voce dei ricordi e penso.
A volte mi alzo la mattina presto, faccio le cose in fretta ed esco per passeggiare quando bar ed edicole non sono ancora aperti. L'atmosfera è bellissima e mentre cammino sento già che il resto della mia giornata sarà migliore. E' altrettanto bello girovagare tra i banchi del mercato o quando la città si anima di persone, cose e ogni tipo di attività. 
C'è un momento particolare però che io apprezzo molto e cerco. 
Dura poco, ci si deve ritrovare. Quando di sera i negozi chiudono e la gente ritorna verso casa con il proprio fardello di cose sulle spalle, per qualche attimo il centro si svuota e appare quasi deserto prima di ripopolarsi con le creature della notte. 
In quegli istanti la città con i suoi luoghi, piazze, palazzi e chiese si distende, si rilassa e sembra rifiatare.
Le luci la adornano delicatamente come gioielli.
Bagnata dalla pioggia, accaldata d'estate, spazzata dal vento, ovattata nella neve o impreziosita dalla nebbia, rimane lì come una splendida ed elegante signora.
E' bello percepirlo, è bello sentire persino il rumore dei propri passi in quel temporaneo magico silenzio...
Bene, la prossima volta che mi ritroverò in queste fortunate circostanze, pedalando beatamente attraverso una magnifica piazza, dovrò ricordarmi di USARE IL CAMPANELLO.
Se un ciclista si avvicinerà a tutta velocità verso di me guardando in un'altra direzione, nell'imminenza dello scontro frontale, DOVRO' USARE IL CAMPANELLO, è li apposta su quel manubrio!  
Non dovrò istintivamente urlare OOOOHHH, non starebbe bene, cancellerebbe la poesia del momento.
Il campanello è la voce della bici, emette un suono utile, squillante ma delicato (il CLACSON della macchina no, quello non lo si deve usare).
Lo spericolato distratto poi si scuserebbe ma io rischierei di apparire inadeguato al cospetto della bella signora...
 

Nessun commento: