La lettera scarlatta (The Scarlet Letter), pubblicato nel 1850, è un classico romanzo americano scritto da Nathaniel Hawthorne e generalmente ritenuto il suo capolavoro. Ambientato nel New England puritano nel XVII secolo, il romanzo racconta la storia di Hester Prynne che, dopo aver commesso adulterio, ha una figlia e si rifiuta di rivelare chi è il padre, e lotta per crearsi una nuova vita di pentimento e dignità. Nell'insieme, Hawthorne esplora i temi della grazia, della legalità e della colpa.
Il romanzo si apre con Hester mostrata al popolo di Salem, sul patibolo. È il risultato del processo che è stato intentato contro di lei per adulterio. Hester infatti ha dato alla luce una bambina, Pearl, nonostante il marito sia assente da anni dalla città. Oltre al pubblico ludibrio, Hester deve sottostare a un'altra pena per la sua colpa: deve portare sul petto una A scarlatta (che sta per "Adultera"), diventando così la pecora nera della comunità puritana, assai poco incline al perdono e alla comprensione.
Hester non vuole rivelare chi sia il padre della bambina. Ma dopo qualche capitolo Hawthorne ci svela che il suo amante è il giovane reverendo Dimmesdale, colto teologo, eccellente predicatore, uno degli uomini più rispettati e venerati della città. Si capisce allora che se Hester tace, lo fa per amore, cioè per proteggere Dimmesdale. Il quale però si tormenta per la propria vigliaccheria e la propria falsità: predica ripetutamente contro il peccato, ma il primo a peccare è stato proprio lui; ed è un'altra, cioè Hester, a scontare la pena per entrambi.
La situazione si complica quando il marito di Hester, che in città nessuno conosce, torna dalla sua lunga assenza, che si spiega con la sua cattura da parte degli indiani e la successiva prigionia. Il marito di Hester impone alla moglie di non rivelare la sua identità: questo perché vuole indagare in incognito sull'identità dell'amante, il cui nome Hester si rifiuta categoricamente di rivelare anche al marito. Quest'ultimo assume così il nome di Roger Chillingworth, e prende a esercitare l'attività di medico in città, forte dei suoi studi in Inghilterra, ma anche delle cognizioni di medicina indiana che ha appreso durante la prigionia.
La vicenda si snoda quindi nel patologico triangolo che si viene a formare tra Hester, Roger e Dimmesdale, con un crescendo di tensione, sofferenza e angoscia che porta alla rivelazione finale.
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