mercoledì 2 marzo 2016

duemarzo - buon compleanno!

(fonte: ondarock.it)

Era stato John Cale, sin dai tempi dei Velvet Underground, a introdurre Lou Reed alla musica elettronica e al concetto di tonalità monocorde. Ed è a questo stile che si ispira il doppio album Metal Machine Music (luglio 1975), un lavoro irriverente e sconfortante, che avrà lo stesso effetto deflagrante di un colpo di cannone. Provocatorio sin dalle note di copertina dove Reed scrive "Se questo disco non vi piacerà, non vi biasimo. Non è per voi. La mia settimana scandisce il vostro anno". I 64 minuti d'assalto sonoro, le stratificazioni di puri e semplici feedback, di overdub, di chitarre rallentate e rumorismo elettronico distorto e riverberato, cacofoniche e totalmente prive di cantato, sono una rivendicazione della sua autonomia artistica, sia verso il pubblico ("volevo fare piazza pulita e liberarmi di tutti quegli stronzi fottuti che vengono ai miei concerti e si mettono a urlare "Vicious" o "Walk on the Wild Side"), sia verso la sua casa discografica, che pretende da lui solo opere commerciali e alla quale, con un discorso forbito, lo presenta come un grandioso capolavoro artistico, frutto di sei anni di lavoro. La versione su vinile si compone di quattro facciate uguali, della durata ognuna di 16 minuti. Grazie a un espediente tecnico studiato con Andy Warhol per i Velvet Underground, ma mai utilizzato, la quarta si ferma sull'ultimo solco proseguendo all'infinito e costringendo così l'ascoltatore ad alzarsi per togliere la puntina manualmente. Solo conoscendo l'eccellente utilizzo che Reed sa fare del sarcasmo, si può forse comprendere la vera portata di questa "truffa" confezionata con stile e intelligenza. Album a suo modo rivoluzionario - sarà fonte d'ispirazione per vari artisti, come ad esempio i Sonic Youth, o per il movimento punk di cui Reed è considerato, suo malgrado, il padrino e che già affonda le proprie radici nella rivoluzione sonora dei Velvet Underground - acquisterà nel tempo un valore fondamentale per la storia della musica. All'epoca, tuttavia, vende pochissimo e anche fra i pochi acquirenti vi è addirittura chi lo restituisce.

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