(fonte: ondarock.it)
Era stato John Cale, sin dai tempi dei Velvet Underground, a introdurre
Lou Reed alla musica elettronica e al concetto di tonalità monocorde. Ed
è a questo stile che si ispira il doppio album Metal Machine Music
(luglio 1975), un lavoro irriverente e sconfortante, che avrà lo stesso
effetto deflagrante di un colpo di cannone. Provocatorio sin dalle note
di copertina dove Reed scrive "Se questo disco non vi piacerà, non vi
biasimo. Non è per voi. La mia settimana scandisce il vostro anno". I 64
minuti d'assalto sonoro, le stratificazioni di puri e semplici feedback, di overdub,
di chitarre rallentate e rumorismo elettronico distorto e riverberato,
cacofoniche e totalmente prive di cantato, sono una rivendicazione della
sua autonomia artistica, sia verso il pubblico ("volevo fare piazza
pulita e liberarmi di tutti quegli stronzi fottuti che vengono ai miei
concerti e si mettono a urlare "Vicious" o "Walk on the Wild Side"), sia
verso la sua casa discografica, che pretende da lui solo opere
commerciali e alla quale, con un discorso forbito, lo presenta come un
grandioso capolavoro artistico, frutto di sei anni di lavoro. La
versione su vinile si compone di quattro facciate uguali, della durata
ognuna di 16 minuti. Grazie a un espediente tecnico studiato con Andy
Warhol per i Velvet Underground, ma mai utilizzato, la quarta si ferma
sull'ultimo solco proseguendo all'infinito e costringendo così
l'ascoltatore ad alzarsi per togliere la puntina manualmente. Solo
conoscendo l'eccellente utilizzo che Reed sa fare del sarcasmo, si può
forse comprendere la vera portata di questa "truffa" confezionata con
stile e intelligenza. Album a suo modo rivoluzionario - sarà fonte
d'ispirazione per vari artisti, come ad esempio i Sonic Youth,
o per il movimento punk di cui Reed è considerato, suo malgrado, il
padrino e che già affonda le proprie radici nella rivoluzione sonora dei
Velvet Underground - acquisterà nel tempo un valore fondamentale per la
storia della musica. All'epoca, tuttavia, vende pochissimo e anche fra i
pochi acquirenti vi è addirittura chi lo restituisce.
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