martedì 15 aprile 2008

John Rain

Negli Stati Uniti Barry Eisler è considerato l'astro emergente del romanzo d'azione, da quattro anni consecutivi finalista del prestigioso Gumshoe Award per il miglior thriller. In Italia è stato salutato da Antonio D'Orrico come l'erede di John Le Carré. Tra palestre di judo e hostess bar, i suoi romanzi tutti ritmo e azione raccontano una Tokyo inedita e nera, dove le luci al neon proiettano riflessi dai colori lividi sull'asfalto scivoloso di pioggia. A dare potenza alle sue trame è il personaggio di John Rain, padre giapponese e madre americana, reduce del Vietnam, esperto di arti marziali. Veloce e silenzioso, prudente ed efficace, ama il jazz e il whisky single malt. Soprattutto, ha imparato a uccidere senza lasciare tracce: per le autorità i suoi omicidi a sangue freddo sono incidenti o morti naturali. Rain ha ormai bruciato le sue coperture e c'è il rischio che la CIA—con cui ha qualche conto in sospeso—si metta sulle sue tracce. Si è rifugiato a Osaka, dove però lo scova Tatsu, veterano del Keisatsucho, la polizia giapponese. Ha bisogno di un favore, uno di quei favori che richiedono le doti di un impeccabile professionista. John Rain, però, è ormai troppo pericoloso: è abilissimo e conosce troppi segreti. Si ritrova così a essere al tempo stesso cacciatore e preda, al centro di una faida tra i servizi segreti americani e la yakuza giapponese, in un mondo dove la corruzione è la regola. Muovendosi sempre sul confine invisibile e pericoloso tra amico e nemico, tra verità e inganno, tra vita e morte, Alba nera su Tokyo regala un intrico esaltante per ritmo e colpi di scena, ci mostra come i servizi segreti usano le nuove tecnologie per rintracciare, sorvegliare ed eliminare i loro obiettivi, in un Oriente molto lontano da ogni cliché. (barryeisler.com)

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