mercoledì 16 luglio 2008

le cose che pensano

In nessun luogo andai
per niente ti pensai
e nulla ti mandai
per mio ricordo.
Sul bordo m'affacciai
d'abissi belli assai.
Su un dolce tedio a sdraio
amore ti ignorai
invece costeggiai
i lungomai.
M'estasiai,
ti spensierai
m'estasiai
eeeh e si spostò
la tua testa estranea
che rotolò.
Cadere la guardai
riflessa tra ghiacciai
sessanta volte che
cacciava fuori
la lingua e t'abbracciai
Di sangue m'inguaiai
Tu quindi come stai
Se è lecito che fai
in quell'attualità
che pare vera.
Come stai?
Ti smemorai
ti stemperai
eeeh e come sta
la straniera? Lei come sta?
Son le cose
che pensano
ed hanno di te
sentimento
esse t'amano e non io
come assente rimpiangono te
Son le cose prolungano te.
La vista l'angolai
di modo che tu mai
entrassi col viavai
di quando sei
dolcezza e liturgia
orgetta e leccornìa.
La prima volta che
ti vidi non guardai
da allora non t'amai
tu come stai? Aaah come stai?
Rimpiangono te
son le cose,
prolungano te
certe cose.

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