sabato 16 aprile 2016

...these foolish things...

Quando sono comparsi, ero un poco scettico. Affascinato dalla promettente novità acquistai durante una vacanza negli Stati Uniti i miei primi CD, da Tower Records a San Francisco. New York di Lou Reed e Sticky Fingers dei Rolling Stones. Avevo già gli LP, non ricordo perchè li scelsi ma ricordo la bella sensazione e conservo ancora le confezioni di cartone in cui erano inseriti. Li presi senza nemmeno avere il lettore, allora costavano ancora parecchio e avevo appena acquistato il mio giradischi Thorens... Fu così che, curiosando all'interno di uno dei tanti negozi di elettronica per turisti di quella meravigliosa città, mi imbattei in un piccolo lettore portatile dal prezzo veramente vantaggioso. Che fare? Carta di credito e via! Non stavo nella pelle, mentre con gli amici aspettavamo di cenare in un locale nei pressi di un molo, estrassi l'apparecchio dalla scatola, inserii un CD e lo ascoltai in cuffia. Suonava davvero e anche bene. Inutile dire che il mio primo pensiero, una volta rientrato a casa, fu quello di collegare il tutto all'amplificatore e di sentirne l'effetto. Beh, fu l'inizio dell'escalation, sono stato complice della quasi scomparsa del vinile! Per qualche tempo i miei acquisti furono doppi, due supporti per ogni nuova uscita, poi smisi e i dischetti si moltiplicarono nel corso degli anni. I dischi grandi stavano lì, sempre belli da vedere ma ingombranti e quasi abbandonati come reliquie del passato. Mi hanno sempre seguito nei vari "spostamenti" della vita e dentro di me ho sempre pensato che un giorno, magari i miei figli, avrebbero apprezzato e guardato con interesse questi preziosi oggetti e ci avrebbero scoperto qualcosa di me. Già da qualche hanno il vinile è tornato al centro dell'attenzione, un pò per motivi commerciali, moda e un pò perchè davvero è diverso.
E' bello da vedere, da toccare, da leggere. Permette all'artista di presentarsi in modo migliore e ci permette di apprezzarlo in modo più completo.
Ovviamente la musica è musica, al di là del supporto o del modo in cui ci arriva, è lei che ci emoziona profondamente.
Il rito preparatorio che precede il posizionamento del vinile sul piatto, l'abbassamento lento del braccio con la testina/puntina sul solco e quell'attimo in attesa delle prime note, sono però sensazioni bellissime. Sto riscoprendo questo piacere e sono molto contento. 
Non sono un talebano, non sopporto gli estremisti e continuerò a godere delle comodità dei supporti digitali ma credo che dovrò fare più spazio nella libreria, la mia astinenza è terminata...!!!

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