Nato in Galles nel 1942,
John Cale si forma artisticamente come musicista classico, imparando
sin dall'infanzia a suonare le tastiere e la viola (che lui definirà
"the saddest of all instruments" e che sarà parte
fondamentale della rivoluzione velvettiana). Studente di musicologia
al college, sviluppa una sensibilità artistica affine a compositori
di avanguardia come Stockhausen, LaMonte Young e John Cage; questo lo
porterà presto a entrare in diretto contatto con queste personalità,
tant'è che nei primi anni 60 dal Galles si trasferisce a New York,
dopo essere stato invitato da Cage stesso a collaborare come
performer di pezzi composti da Eric Satie. Presto diventerà parte
del progetto musicale di LaMonte Young chiamato "The Theatre of
Eternal Music", insieme all'amico Tony Conrad e ad Angus MacLise
(batterista originario dei Warlocks, nucleo originario di quelli che
diventeranno i Velvet Underground); quest'esperienza si basava su
lunghissime session strumentali basate sulla tecnica del bordone
(mutuata dalla musica indiana, in inglese "drone"), che
consisteva nel tenere la stessa nota per tutta la durata della
performance: per l'occasione Cale apportò anche modifiche tecniche
alla sua viola. Una di queste session verrà pubblicata nel 2000 in
Inside The Dream Syndicate Vol 1: Day Of Niagara (1965).
Ma l'incontro che più di
tutti segnerà la carriera di John Cale sarà quello col giovane Lou
Reed, all'epoca squattrinato autore di canzoni destinate a gruppi
fantasma per l'etichetta Pickwick. Con Reed, Cale scopre il
rock'n'roll e trova il suo partner artistico ideale: nasce così il
sodalizio che porterà alla nascita dei Velvet Underground. Cale
contribuirà a dare forma e colore alle canzoni di Reed; a sua volta
Reed aprirà nuovi orizzonti musicali a Cale, il quale, dopo
l'esperienza con LaMonte Young, sembrava essersi cacciato in un
vicolo cieco artistico. Grazie a John Cale, la musica classica, la
sperimentazione e l'avanguardia irrompono nel rock. L'utilizzo di uno
strumento classico come la viola (usata sia come contrappunto
melodico che come fonte di selvaggio rumorismo), la tecnica del
bordone, la predilezione per lunghe e orgiastiche jam strumentali, un
approccio inedito, da "profano del rock", a strumenti
convenzionali quali basso e tastiere: tutti questi sono elementi che
caratterizzano i primi due inarrivabili, rivoluzionari album dei
Velvet Underground: The Velvet Underground and Nico (1967) e White
Light/White Heat (1968), in cui l'apporto di Cale è imprescindibile.
Di certo, l'uscita di Cale dal gruppo ha contribuito all'erronea
identificazione nell'immaginario collettivo di Lou Reed coi Velvet
Underground, a prescindere dal suo contributo fondamentale. Com'è
noto, il rock non sarà mai più lo stesso dopo i Velvet Underground. ...
(segue su http://www.ondarock.it/songwriter/johncale.htm)
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