Il Voyager Golden Record è un disco
per grammofono inserito nelle prime due navicelle del Programma
Voyager, lanciato nel 1977, contenente suoni e immagini selezionate
al fine di portare le diverse varietà di vita e cultura della Terra.
È concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la
specie umana del futuro che lo possa trovare. La navetta Voyager
impiegherà 40.000 anni per arrivare nelle vicinanze di un'altra
stella.
Le probabilità che venga trovato da
qualcuno sono estremamente remote in rapporto alla vastità dello
spazio interstellare. Un suo possibile ritrovamento ad opera di una
forma di vita aliena potrà avvenire soltanto in un futuro molto
lontano. Il suo lancio è infatti visto più che altro come qualcosa
di simbolico che non un tentativo reale di comunicare con forme di
vita extraterrestri.
Attualmente, nel 2006, la navicella
Voyager è soltanto il terzo artefatto prodotto dall'umanità ad
uscire dal Sistema solare. Appartenenti al Programma Pioneer le
navicelle 10 e 11, lanciate rispettivamente nel 1972 e nel 1973,
posseggono placche metalliche che identificano il loro tempo e il
loro luogo d'origine, per beneficiare altri viaggiatori spaziali che
potranno ritrovare le placche in un lontano futuro
Con questo tentativo invece, la NASA ha
voluto inserire un messaggio omnicomprensivo a bordo di Voyager 1 e
Voyager 2, una sorta di capsula temporale con l'intenzione di
comunicare la storia del nostro mondo ad eventuali forme di vita
extraterrestri.
« Questo è un regalo di un piccolo e
distante pianeta, un frammento dei nostri suoni, della nostra
scienza, delle nostre immagini, della nostra musica, dei nostri
pensieri e sentimenti. Stiamo cercando di sopravvivere ai nostri
tempi, ma potremmo farlo nei vostri. »
(Jimmy Carter, Presidente degli Stati
Uniti d'America)
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